COS'E' LA CONSULENZA FILOSOFICA?

 

La Consulenza Filosofica è una nuova disciplina, la cui nascita è stata sancita nel 1981, anno in cui Gerd B. Achenbach aprì il primo studio di philosophischen praxis ossia Pratica Filosofica. Il principio ispiratore è il recupero della filosofia – divenuta troppo autoreferenziale e astratta - alla concretezza del vivere. L’assunto su cui poggia è che il filosofo contribuisca a far comprendere meglio, al singolo individuo, le modalità di conoscenza e di interpretazione della realtà, permettendo così di superare una statica circolarità del pensiero che gli impedisce di risolvere problematiche esistenziali, decisionali, relazionali o professionali. La rinuncia a qualsiasi categorizzazione, la ferma convinzione dell’irriducibilità di qualsiasi individuo, la problematizzazione del senso comune, denominatori dello statuto epistemologico della Consulenza Filosofica, ne configurano l’attività come un valido e significativo ampliamento delle tradizionali relazioni di aiuto, che oggi sembrano, da sole, non riuscire più a rispondere alla domanda di senso del singolo individuo e della comunità in cui si muove, cresce e opera.  Essa  mira principalmente alla comprensione di ciò che spinge all’ interpretazione errata, alla capacità di accettare ciò che non è passibile di cambiamento, all’assunzione responsabile del senso comune, al potenziamento delle capacità riflessive atte al cambiamento. Lo scopo filosofico è di divenire ciò che si è, secondo l’antica espressione di Pindaro, attraverso la promozione o lo sviluppo di uno spirito critico. Il presupposto teorico, perché ciò possa avvenire, è ispirato al famoso monito inciso sul frontone dell’oracolo di Delfi ovvero conosci te stesso, che, per Socrate, era l’unica via per prendersi cura della propria psyché, intesa come io consapevole e razionale e principio unificante della pluralità di ogni nostra esperienza.

 

Infine, la consulenza “filosofica” è l’atto professionale di un individuo che ha avuto una formazione filosofica e che, in virtù di questa filiazione, distingue la sua prestazione da quella di uno psicologo, di un sociologo o di un terapeuta.

 

 

A CHI E' RIVOLTA LA CONSULENZA FILOSOFICA?

 

La consulenza filosofica si basa su una relazione di aiuto destinata a coloro che desiderano affrontare un discorso personale di crescita ed evoluzione. E’ una consulenza professionale da parte di un esperto formato in tale ambito rivolta a persone che hanno dei disagi di vario tipo. Il consulente ha il dovere professionale di aiutare la persona a fare chiarezza nella sua vita e nel suo modo di pensare, stimolandola ad uscire, nel più breve tempo possibile, dall'impasse, dalla crisi. Proprio così come diceva Wittgenstein: " A cosa serve la filosofia? La filosofia serve a indicare alla mosca l'uscita dalla bottiglia".

L’obiettivo generale è dunque quello di offrire alla persona la possibilità di lavorare con modalità proprie per migliorare la qualità della sua vita. Il rapporto consulente/persona è di tipo paritario, non asimmetrico. Il consulente non cerca di cambiare la persona, non carica le discussioni di finalità e intenzionalità, cosicché è la persona stessa a determinare la sua uscita dal "collo della bottiglia".   

 

IL METODO

 

Il dialogo è lo strumento per eccellenza della consulenza filosofica e consiste in un metodo aperto, che si adatta alle esigenze della persona. Tale dialogo è proprio lo strumento filosofico per eccellenza, che inventa e crea metodi ad hoc e ad personam. Può essere utilizzato sia individualmente che in gruppo, per temi esistenziali o per complesse situazioni lavorative e organizzative.

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